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LA BENEDIZIONE DEL ROSARIO

FATE BENEDIRE LA CORONA DEL ROSARIO
Molti si chiedono se sia utile far benedire la propria Corona del Rosario. Quando si possiede un Rosario è necessario farlo benedire, ha un senso? Oppure la benedizione è un qualcosa di superfluo o, peggio, un qualcosa di equiparabile a un gesto scaramantico, di mera superstizione?

Cominciamo subito col dire che la benedizione di un oggetto – come pure di una persona – non è affatto un qualcosa di superfluo, né deve essere vissuta alla stregua di un rito magico, portafortuna…

«Il senso della benedizione» ci ricordava giustamente padre Amorth, un esorcista morto qualche anno fa in odore di santità, «non è quello di conferire all’oggetto una protezione magica, quasi dei “superpoteri”. Si tratta, come del resto recita la preghiera di benedizione pronunciata dal sacerdote […], di chiedere a Dio la grazia di aumentare le virtù nella nostra vita quotidiana».

Ora, noi sappiamo che una Croce, una Bibbia, come pure un’immagine della Vergine Maria, sono tutti oggetti religiosi in grado di rappresentare – di “significare” – delle precise realtà spirituali. Usare questi oggetti con fede viva, significa avvalersi di autentici “simboli spirituali”. Tuttavia se questi oggetti vengono anche benedetti, l’effetto che ne può conseguire è decisamente maggiore. Leggiamo a questo riguardo al Can. 1166 del Codice di Diritto Canonico:

I sacramentali sono segni sacri con cui, per una qualche imitazione dei sacramenti, vengono significati e ottenuti per l’impetrazione della Chiesa, effetti soprattutto spirituali.

Pertanto, quando viene fatto benedire un oggetto – che sia un Crocifisso, una Medaglietta della Madonna o una Corona del Rosario… – quello stesso oggetto acquista un concreto effetto spirituale; un valore, questo, ben diverso da quello di un oggetto privo di benedizione.

I Sacramentali, infatti, non sono dei semplici “simboli spirituali”, essi hanno un qualcosa in più. I Sacramentali – come l’acqua benedetta o le Corone del Rosario benedette – in forza della speciale benedizione che ricevono dal sacerdote acquistano un concreto “effetto spirituale” grazie all’impetrazione stessa della Chiesa. Ecco, spiegato, quindi, perché è utile e lodevole far benedire la propria Corona del Rosario. Se così non fosse – del resto – non si spiegherebbe perché durante gli esorcismi la reazione del posseduto è tanto diversa a seconda che lo si asperga con della semplice acqua piuttosto che con dell’acqua benedetta: l’acqua benedetta, in forza della benedizione ricevuta dal sacerdote, acquista un effetto spirituale capace di produrre, nei demoni responsabili della possessione, dei tormenti indicibili…

CHI PUÒ BENEDIRE LA CORONA DEL ROSARIO?
Per la benedizione degli oggetti di pietà è necessaria un’apposita benedizione del sacerdote o del diacono, così come previsto dal Benedizionale Romano.

La benedizione che di norma viene impartita dal sacerdote alla fine della Messa è una benedizione rivolta alle persone e non agli oggetti di pietà.

La benedizione degli oggetti – come nel caso delle Corone del Rosario – solitamente viene fatta mediante l’uso dell’acqua benedetta. E quando non è possibile usare le formule previste dal Benedizionale, il sacerdote può limitarsi a un semplice segno di croce sull’oggetto accompagnandolo con una formula di benedizione breve.


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